Dopo una attenta selezione la georgiana Nino Tsatsanashvili è stata nominata Giovane Ambasciatrice della Società Dante Alighieri. La nomina prevedeva un ciclo di formazione a cura della Società Dante Alighieri a Roma insieme a 14 Giovani Ambasciatori di nazionalità diverse.
Roma non è soltanto una città: è un racconto che si rinnova ogni giorno. Dal 10 al 20 novembre, questo racconto ha preso forma nelle sale storiche di Palazzo Firenze, sede centrale della Società Dante Alighieri, dove Nino Tsatsanashvili ha vissuto un’intensa esperienza come Giovane Ambasciatrice dell’istituzione.
Un soggiorno di dieci giorni che è andato ben oltre una semplice visita di studio: è stato un percorso di formazione, dialogo e crescita personale, immerso nel cuore pulsante della cultura italiana. L’obiettivo era chiaro e ambizioso: partecipare attivamente alle attività culturali e formative della Dante, approfondire la lingua e la cultura italiana e rafforzare la collaborazione internazionale tra giovani provenienti da contesti diversi.
Le giornate a Palazzo Firenze sono state scandite da attività di gruppo e momenti di studio individuale. Il lavoro collettivo ha favorito uno scambio autentico di idee, esperienze e visioni, creando un vero laboratorio di dialogo interculturale. Parallelamente, le attività individuali hanno consentito a ciascun partecipante di approfondire tematiche specifiche, valorizzando interessi e competenze personali.
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Di particolare valore sono state le lezioni di lingua italiana, strutturate con rigore e passione, che hanno contribuito in modo significativo all’ampliamento delle competenze linguistiche. Un momento di straordinaria intensità è stata la visita all’archivio storico della Società Dante Alighieri: un luogo simbolo, custode di documenti e testimonianze che raccontano oltre un secolo di impegno nella diffuRoma non è soltanto una città: è un racconto che si rinnova ogni giorno. Dal 10 al 20 novembre, questo racconto ha preso forma nelle sale storiche di Palazzo Firenze, sede centrale della Società Dante Alighieri, dove Nino Tsatsanashvili ha vissuto un’intensa esperienza come Giovane Ambasciatrice dell’istituzione.
Un soggiorno di dieci giorni che è andato ben oltre una semplice visita di studio: è stato un percorso di formazione, dialogo e crescita personale, immerso nel cuore pulsante della cultura italiana. L’obiettivo era chiaro e ambizioso: partecipare attivamente alle attività culturali e formative della Dante, approfondire la lingua e la civiltà italiana e rafforzare la collaborazione internazionale tra giovani provenienti da contesti diversi.
Le giornate a Palazzo Firenze sono state scandite da attività di gruppo e momenti di studio individuale. Il lavoro collettivo ha favorito uno scambio autentico di idee, esperienze e visioni, creando un vero laboratorio di dialogo interculturale. Parallelamente, le attività individuali hanno consentito a ciascun partecipante di approfondire tematiche specifiche, valorizzando interessi e competenze personali.
Di particolare valore sono state le lezioni di lingua italiana, strutturate con rigore e passione, che hanno contribuito in modo significativo all’ampliamento delle competenze linguistiche. Un momento di straordinaria intensità è stata la visita all’archivio storico della Società Dante Alighieri: un luogo simbolo, custode di documenti e testimonianze che raccontano oltre un secolo di impegno nella diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo.
Tra i ricordi più emozionanti spicca l’incontro con il Presidente della Società Dante Alighieri, Andrea Riccardi, occasione di grande ispirazione e orgoglio, che ha dato un volto e una voce ai valori dell’istituzione. Indimenticabile anche la visita alla Galleria Borghese, uno dei templi dell’arte mondiale, dove i capolavori della tradizione italiana hanno lasciato un segno profondo, confermando la potenza universale della bellezza.
Dal punto di vista umano, l’esperienza romana ha rappresentato una tappa fondamentale di crescita. Competenze comunicative rafforzate, maggiore sicurezza in un contesto internazionale, nuove amicizie e nuove prospettive: il soggiorno a Roma ha acceso una motivazione ancora più forte a proseguire l’impegno in progetti culturali e formativi.
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